• Sab. Lug 27th, 2024

Amiâ Zena

Genova è la città più bella del mondo!

Ciao Pirati dei Ratti!!!

Qualche giorno fa mio papà ha letto un racconto di un signore che si è trovato in barca in mezzo al caligo molti anni fa. Abbiamo chiesto il permesso di pubblicarlo sul mio blog e il signore ha gentilmente accettato, questa è stata la sua esperienza:

Volevo scrivere, e ci ho messo un po' perché sono più a mio agio con la manualità che con la penna, a proposito del "Caligo", di un'avventura di tanti anni fa quando da ragazzo con mio padre andavamo di notte a pescare totani al largo di Priaruggia. Mentre stavamo pescando con le "totanee", innescate con il lardo, sentiamo in lontananza le sirene di qualche nave suonare in un modo particolare, ci guardammo intorno non riuscendo a vedere niente. Vedemmo qualcuno degli equipaggi delle altre barche, forse qualcuno che conosceva quel modo di suonare la sirena, che cominciava a salpare l'ancora e le lenze delle totanare. Mio padre mi disse che era meglio fare come gli altri. Mi ricordo che mio padre era seduto sul "carabottino" di poppa ed io su quello di prua, dove era legata la cima dell'ancora, ricordo questo particolare perché mentre salpavo vedevo le luci di Priaruggia. Dicevo mentre cercavo di salpare l'ancora e non ci riuscivo perché si era incagliata, facemmo un po' di manovre ma niente da fare e nel mentre le altre imbarcazioni cominciavano a muoversi verso terra. Nel mentre cercavamo di disincagliare l'ancora ci troviamo completamente avvolti dal Caligo e con il suono della sirena sempre più vicino, al che mio padre mi dice di tagliare la cima e mettere in moto il motore. Dopo non più di cinque o dieci minuti, con il suono delle sirene sempre più vicino, vedemmo, a una decina di metri dalla barca, chi suonava, era, lo seppi il giorno dopo, il transatlantico Augustus che con le sue onde ci fece imbarcare acqua e il nostro gozzo era un "cornigiotto" di cinque metri.

Agottata l'acqua imbarcata, continuammo a navigare alla cieca sperando di tenere la prua verso terra. Dopo due pieni di benzina e non so quanto tempo, riuscimmo a vedere delle luci, erano quelle del borgo di San Nicolò quasi a Punta Chiappa. Inverti la rotta verso ponente e tra Recco e Sori finisce la benzina. Fortunatamente avevamo due paia di remi e un po' di allenamento e dopo un po' di ore siamo arrivati, aiutati dalle luci dell'Aurelia, a Priaruggia. Fortunatamente non mi è più capitata un'avventura del genere, ma ho sempre ringraziato quel qualcuno che sapeva cosa volevano dire quelle sirene.

Sto preparando il racconto della mia giornata EMOZIONANTE di quando il caligo è arrivato a Genova la scorsa settimana! Vi avviserò quando sarà disponibile

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Ciao P.

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