• Dom. Ott 6th, 2024

Amiâ Zena

Genova è la città più bella del mondo!

Ciao Pirati dei Ratti!!!

Qualche giorno fa a scuola abbiamo fatto un compito in classe di italiano, dovevamo scrivere una storia… Io scelsi di scrivere una storia di paura!

Questa è la mia storia, buona lettura!!!

Tre Ragazzi entrarono, nessuno è uscito!

“andiamo sennò non arriveremo a casa per l’ora di cena.” esclamò

“Andrea ha ragione” accennò Alessandro.

Il sole stava tramontando, eravamo arrivati da poco lassù, in mezzo ai monti, isolati dalla comunità. L’unica cosa che potevamo vedere era l’ombra di quell’enorme edificio che poteva crollare da un momento all’altro.

“non credo che sia una buona idea!” dissi “sì forse hai ragione Francesco!”

“no Alessandro, Francesco è solo un grande fifone”

Non ne potevo più così mi incamminai con un aria sicura verso il portone di legno, già sfondato dai cinghiali. La chioma dei giganteschi alberi fuori dall’edificio copriva il sole, ma dal piano di sopra proveniva della luce.

Salivamo le scale, cosa avremmo potuto trovare al piano di sopra? Animali? Forse, ma il bosco si trovava lì accanto, non sarebbero venuti di certo qui.

Mi interruppe Alessandro “abbiamo due ore per essere a casa, muoviamoci!”

Eravamo al piano di sopra, c’erano molte stanze, erano tutte buie, il corridoio era lungo almeno 30 metri ed avevamo 25 metri davanti a noi, così ci dividemmo…

Entrai in una stanza, era buia, accesi la torcia e sentii dei passi alle mie spalle, mi voltai all’istante e li sentii dietro di me. Iniziai a correre verso gli altri, i passi mi seguivano ma quando arrivai dai miei amici non li sentii più.

“ragazzi, ragazzi, c’erano dei passi! C’erano dei passi!!!”

“siiii, ma non scherzare!!!”

“no ve lo giuro, erano laggiù…”

Mi salì un brivido su per la schiena quando sentii una risata! “È di sopra!” esclamai.

“ok forse questo è strano!” disse Alessandro impaurito.

“andiamo a vedere.” ci ordinò Andrea.

“ma tu sei fuori!?!?” chiedemmo io ed Alessandro!

“Bha, ok se non venite con me lo dirò a tutta la classe!” Andrea ci convinse. Cosa stavo facendo? Poteva essere un assassino, un SERIAL KILLER, o magari non umano!!!

Arrivammo al piano di sopra, era il più luminoso di tutti quelli che avevamo visitato, questo era POSITIVO???

O forse no: dato che c’era la luce avremmo dovuto vedere quello che c’era davanti, e non era positivo! Lo sentimmo di nuovo, proveniva da una stanze che aveva la tapparella abbassata e i vetri rotti. Ci incamminammo verso essa e un’altra volta la sentimmo, ma non solo…

“scappate, scappate… Ahaaaaa” urlò Andrea!

All’istante ci mettemmo a correre, sentimmo un’altra volta la risata, eravamo solo in due ora, eravamo al piano di sotto; ci fermammo…

“ECCOMI!!!”

Esclamò una voce rauca…

“prenderà me, tu devi andare!!!”

Scappai via alla velocità della luce, inciampai e in quell’istante sentii un’ultima volta quella risata vittoriosa!!!

“AH AH AH AH!!!”

Spero che questa storia vi sia piaciuta e magari che vi faccia venire gli incubi stanotte… Scherzo!!!

Ciao P.

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